sabato 14 maggio 2011

XV LETTERA A FANNY BRAWNE

Mia diletta fanciulla,
 come avrei potuto volerti dimenticare? Come avrei potuto dire una cosa simile? Lo sforzo massimo di cui la mia mente sia capace, fu il tentativo di dimenticarti per il tuo stesso bene, considerando la possibilità che io rimanessi in uno stato di salute precario. Lo avrei sopportato come sopporterei la morte se il destino fosse di quest'avviso: ma scegliendo di morire dovrei al tempo stesso scegliere di separarmi da te. Credi anche, Amor mio, che i nostri amici pensano e parlano per il meglio, e se il loro meglio non è il nostro meglio, non hanno colpa. Quando starò meglio ti parlerò a lungo di queste cose, se ne avremo occasione - ma ne dubito. Sono piuttosto nervoso oggi, forse perchè mi sono rimesso e lascio che la mia mente compia piccole escursioni al di là di porte e finestre. Lo ritengo un buon segno, ma, siccome non è cosa da incoraggiare, faresti meglio a rimandare la tua visita a domani. Non prenderti la pena di scrivermi molto :mandami semplicemente la buona notte.
 Ricordami a tua Madre e a Margaret.
Il tuo affezionato
J.K.

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