sabato 21 maggio 2011

XVI LETTERA A FANNY BRAWNE

Mia diletta Fanny,
 dunque non ci rimane altro che pazientare. Per quanto violenza io faccia talvolta a me stesso alludendo a ciò che chiunque, tranne che a noi, apparirebbe una necessità, non credo che potrei sopportare l'avvicinarsi del pensiero di perderti. La scorsa notte ho dormito bene, ma non posso dire di migliorare molto rapidamente. Ti aspetterò domani, perchè è certamente meglio che ti veda di rado. Fammi avere la tua buona notte.
Tuo affezionato
J.K.


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